Anniversario importante per un prodotto che ha fatto la storia.
Il 2022 è un anno molto speciale per lo Speck Alto Adige IGP e, soprattutto, per il suo Consorzio, che spegne le sue prime 30 candeline. Era il lontano 1992 quando i 17 produttori originari costituirono il Consorzio Tutela Speck Alto Adige, amministrato dalla Camera di Commercio di Bolzano, per promuovere e tutelare un prodotto con una storia centenaria, vero e proprio emblema dell’Alto Adige.
Lo Speck Alto Adige IGP, infatti, può vantare una storia lunga e ricca di tradizione. È un prodotto popolare, che nasce dalla necessità di conservare a lungo la carne fresca, per poi consumarla tutto l’anno. Ma non solo. Lo speck è anche il trait d’union tra due culture produttive: quella mediterranea della produzione del prosciutto, che prevede l’essicazione all’aria, e quella nordeuropea, che predilige l’affumicatura. Una simbiosi che lo rende inconfondibile e che gli è valso, a partire dal 1996, il sigillo di qualità “Indicazione Geografica Protetta” (IGP) da parte dell’Unione Europea.
Altro momento chiave di questa storia si registra nel 2003, quando il Consorzio Tutela Speck Alto Adige viene autorizzato ufficialmente dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali a rappresentare gli interessi dei produttori di speck. Oggi, il Consorzio tutela gli interessi di 28 produttori di Speck Alto Adige IGP e tra le sue attività di competenza rientrano la politica di qualità, la tutela del marchio e le iniziative promozionali.
L’obiettivo principale del Consorzio è stato e continuerà ad essere quello di tutelare la qualità dello Speck Alto Adige IGP e rafforzare sempre di più la fiducia dei consumatori. Ma quali sono le sfide per i prossimi anni? Innanzitutto l’avvio a novembre di una campagna di immagine, che sarà attiva per i prossimi 3 anni in Italia, con l’obiettivo di incrementare il numero di acquirenti e la frequenza di consumo dello Speck Alto Adige IGP. Per il prossimo biennio 2022-2024 si punta anche su una strategia che metta la sostenibilità al primo posto. Altri obiettivi condivisi dai 28 soci sono portare avanti un management di qualità, continuando a puntare sui valori fondativi del marchio e allo stesso tempo aumentando assortimento e servizi offerti al consumatore, incrementare l’awareness del prodotto all’estero e i volumi di export e, infine, perfezionare le attività di marketing.